C'è una pietra che nasce dal silenzio delle stelle, scolpita nei sussurri della Luna è la Lepidolite. Con i suoi riflessi cangianti, che danzano tra il lilla e l’argento, porta con sé la dolce medicina del lasciare andare, della pace interiore, della trasformazione silenziosa.

È una guida gentile nei momenti di tempesta, una mano luminosa che conduce fuori dal buio dell’ansia, dalla morsa dei pensieri che non trovano riposo. La sua essenza vibra come un canto sottile che calma il cuore e illumina la mente. Accarezza le ferite dell’anima con la stessa grazia con cui l’alba dissolve la notte.

Ci insegna l’arte del lasciar andare — vecchie paure, antichi dolori, pesi che non ci appartengono più — e ci riconnette con ciò che è essenziale, con la parte più luminosa del nostro essere.

È la pietra delle anime sensibili, dei cercatori di pace, di chi ha il coraggio di sentire. Con lei, l’inquietudine si fa canto, il caos si fa danza, e la vita torna a scorrere come un fiume quieto sotto il cielo delle possibilità infinite.